Alle soglie della fase 3 anche le stanze collocate al piano rialzato del Padiglione Cattani tornano alla loro funzione originaria e quindi da lunedì 1° giugno le attività di visite, esami e terapie riprenderanno con le modalità e gli orari già comunicati ai pazienti. Confermati quindi tutti gli appuntamenti fissati, così come le modalità di accesso che dovranno rispettare le norme di sicurezza previste dalle direttive regionali per evitare la diffusione del contagio.
Tutti coloro che accederanno alla struttura, oltre all’obbligo di indossare la mascherina e igienizzarsi le mani, dovranno compilare un questionario sul loro stato complessivo di salute mentre un’equipe medica, composta da un dottore e un’infermiera, misurerà loro la temperatura corporea e la saturazione dell’ossigeno. In linea con i dettami della normativa regionale, l’accesso ai locali del Day Hospital sarà consentito ai soli pazienti oncologici e non agli accompagnatori che dovranno attendere all’esterno. Anche nelle salette d’attesa dovrà essere rispettato il distanziamento sociale tra le persone.
“Queste precauzioni, con le quali stiamo imparando a convivere, - ha dichiarato il direttore dell’Oncologia medica Francesco Leonardi - rappresentano un’ulteriore tutela per la sicurezza di pazienti e operatori. Così come le avevamo già adottate al Dalla Rosa Prati. Ora il Day hospital rientra nella sua sede originaria, ma vorrei ringraziare Guido Dalla Rosa Prati, Maurizio Falzoi e tutto il loro staff non solo per l’ospitalità in una struttura moderna e funzionale ma anche per l’aiuto e il supporto fornito costantemente per soddisfare ogni piccola o grande esigenza di una struttura complessa come il day hospital oncologico, sempre al fine di garantire il massimo della sicurezza e dell’accoglienza possibile al personale e ai pazienti”.
“Sono io che ringrazio l’Azienda ospedaliero-universitaria anche a nome del Gruppo GHC – ha ribadito Guido Dalla Rosa Prati - per l’opportunità che ci ha concesso di dare un aiuto concreto in una fase critica come quella che abbiamo vissuto. E ringrazio Prof. Leonardi, il Prof. Tiseo e il personale dell’oncologia per la gentilezza e la flessibilità con cui si sono adattati ad un meccanismo diverso, mantenendo sempre attenzioni e premure verso il paziente. E’ stata un’esperienza davvero straordinaria, in linea con la nostra filosofia di essere un privato a concreto supporto al sistema pubblico”.